Istanbul per un viaggio di lavoro: impressioni e consigli pratici

Istanbul, Turkey, blu

Sono ancora sul suolo turco, in quella zona franca chiamata aeroporto, e già vorrei poter tornare ad Istanbul per scoprirla ad un’altra velocità. Viaggiare per lavoro è ben diverso dal viaggiare per passione (ho già in mente di scrivere un post su questo argomento) e in questi 4 giorni – di cui 2 passati sospesa tra un Paese e l’altro – ho avuto solo la possibilità di cogliere alcuni aspetti di Istanbul. Ma il suo fascino misterioso mi ha rapito.L’enorme vantaggio di un viaggio di lavoro a stretto contatto con delle persone del posto, è che ho avuto la possibilità di scoprire la città da una prospettiva più “locale” e non con gli occhi di un turista: ecco quindi le mie impressioni su Istanbul e qualche consiglio pratico per chiunque volesse visitare questa città.

Istanbul by night
La vista mozzafiato dalla mia camera d’albergo: Istanbul e’ una citta’ che non dorme mai.

Avete presente quando scatta il flash della macchina fotografica? È un lampo di luce che abbaglia e blocca sulla pellicola o su una scheda SD quell’esatto momento. Questa è la sensazione che sto provando io in questo momento: ho collezionato una serie di istantanee virtuali di Istanbul, visto che di foto vere e proprie non sono riuscita a scattarne molte, e sento la necessità di metterle subito nero su bianco per non perdere queste sensazioni.

Ecco una collezione delle immagini che mi porto a casa di questa città che non dorme mai, sospesa tra Oriente ed Occidente:

  • La vista dalla mia camera d’albergo sul quartiere di Atasehir, la zona finanziaria e commerciale di Istanbul. Un tripudio di grattacieli e luci, un brulicare di vita ad ogni ora del giorno e della notte. Sarei rimasta per ore incantata a guardare Istanbul, spolverata di neve o piena di luci, ed immaginare la vita delle persone che la attraversavano.
  • Il Bosforo ed il suo grandioso ponte strallato illuminato di rosso. Di notte la costa è costellata dalle sagome delle moschee e dal profilo delle colline, perchè Istanbul come Roma nasce su un nucleo di sette colli.
  • I ragazzi che trascinano a braccia un carrettino con un enorme sacco di cartone e materiale vario da riciclare per guadagnare qualche soldo.
  • L’interno dei ristoranti, tutti con una personalità ben definita: quello affacciato sulla food court di un centro commerciale, con cucina a vista ed un bancone del bar che non avrebbe stonato a Manhattan; quello greco dipinto di blu, con fari e conchiglie, come se il mare bussasse alla finestra; quello di pesce, con il suo gruppo di anziani, che forse quel pesce lo avevano pescato.
Greek Restaurant, Istanbul
Atmosfera marina per questo ristorante greco a pochi passi dal Mar di Marmara.

Istanbul è una città cosmo: parliamo infatti di una megalopoli che conta tra le 15 e le 20 milioni di persone, tra abitanti e visitatori giornalieri. Potete quindi ben capire quante sfacettature e sfumature possa offrire: innanzitutto c’è una prima distinzione da fare tra la parte europea, dove troverete i principali siti di attrazione turistica, e la parte asiatica, più votata al business. In mezzo il Bosforo, un confine naturale netto ed evidente, nonostante i tre ponti che collegano le due parti. La mia incursione nella parte europea è stata limitata all’arrivo e alla partenza dall’aeroporto di Ataturk. Una volta atterrati, il mio consiglio è di affidarvi ai mezzi pubblici o ancora meglio ai servizi shuttle forniti dagli alberghi, visto il traffico infernale. A seconda dell’orario in cui vi dovete spostare, tenete presente che i tempi di percorrenza possono anche raddoppiare.

Istanbul e gran parte della Turchia sono un cantiere a cielo aperto: grandi opere, nuove linee della metropolitana, costruzioni alberghiere, shopping mall, un nuovo gigantesco aeroporto… Il governo turco sta stringendo accordi molto stretti con i Paesi asiatici per promuovere e finanziare tutte queste opere infrastrutturali e commerciali, per far passare in secondo piano le sue posizioni non propriamente democratiche e in allontanamento dall’Unione Europea. Negli ultimi anni ad esempio è stato promosso fortemente il ruolo dell’islamismo e 5 volte al giorno, ovunque vi troviate, sentirete il richiamo dell’Imam alla preghiera. Sentirlo da una stanza di albergo al 23 piano, con una vista su uno skyline degno di nota, è in ogni caso molto suggestivo. Istanbul è comunque una città molto liberale in cui convivono pacificamente donne completamente velate e tacchi vertiginosi: vale sempre la regola del buon senso, quando si viaggia.

Una domanda che forse alcuni si possono porre riguarda la sicurezza: è pericoloso visitare Istanbul in questo momento? Onestamente io non credo che sia più pericoloso di molti altri Paesi nel mondo. All’ingresso degli hotel, dei centri commerciali e di alcuni luoghi pubblici come l’aeroporto, troverete subito un metal detector. Borsa, cellulare e chiavi da una parte, persone dall’altra. Gli uffici si trovano in grossi complessi residenziali tutti rigorosamente con portiere che controllerà minuziosamente la vostra identità prima di lasciarvi accedere. Avendo girato sempre accompagnata da persone del posto, io non mi sono mai sentita in pericolo; una sera siamo andati a fare un giro lungo il Bosforo e nonostante il freddo, c’era parecchia gente in giro.

Istanbul sotto la neve, snow
La citta’ spolverata di neve acquista un fascino ancora piu’ incantato.

Vedere Istanbul imbiancata dalla neve non è così comune: ma l’ondata di freddo siberiano non ha risparmiato nemmeno la Turchia, anzi di sera faceva così freddo e tirava talmente tanto vento che non sono riuscita nemmeno a scattare una fotografia decente. L’inverno è una cosa seria in Turchia, e non viene particolarmente mitigato dalla presenza del mare. Già perchè oltre al Bosforo, Istanbul affaccia sul Mar di Marmara con le sue sette isole: questa parte della città, ovviamente dal lato asiatico, è poco conosciuta dai turisti e molto apprezzata dagli abitanti. Una pista ciclabile lunga oltre 30 km separa il mare dalla strada e dalle prime abitazioni: la Marina è una zona perfetta per trascorrere del tempo in famiglia all’aria aperta. Oltre ad un’area verde troverete tantissimi parco giochi e campi sportivi, e al di là della strada non manca una vasta scelta di ristoranti.

Rimanendo in tema meteo, occhio agli sbalzi di temperature: fuori freddo siberiano e dentro, soprattutto nelle auto, caldo tropicale. Probabilmente anche questo è un modo di dimostrare la propria accoglienza: i turchi sono molto ospitali e faranno di tutto per venire incontro alle vostre richieste. Ad esempio visto che la mia navetta per l’aeroporto partiva prima delle 6 della mattina, mi hanno fatto trovare un cappuccino to go alla reception.

Io ho una passione per la cucina mediorientale e nei miei tre giorni di permanenza i miei ospiti hanno volute farmi provare molte delle loro specialità a base di carne, pesce, formaggi e dolci deliziosi. Le salse sono di solito servite a parte e le spezie abbondano, nonostante il cibo non sia eccessivamente piccante. A fine pasto è usanza bere un chai (the) nel tipico bicchierino: ad essere sincera io non l’ho amato particolarmente. Ho preferito evitare la verdura cruda e bere sempre acqua di bottiglia, nonostante questo mi sono ritrovata con un leggero eritema al mio rientro in Italia. Se siete allergici o intolleranti, fate quindi molta attenzione: la frutta secca, le arachidi sono presenti quasi dappertutto ed i menù sono scritti solo in turco quindi non è così semplice capire che cosa state per mangiare.

Istanbul, eating
La cucina medio orientale e’ un tripudio di sapori: gamberetti, olive, pesce affumicato, hummus, salsa di melanzane, feta.

L’inglese, questo sconosciuto. Ad eccezione di chi lavora nei grandi alberghi o per aziende multinazionali, la maggior parte della gente comune non parla inglese; ci si fa capire a gesti e indicando direttamente sul menù quello che si vuole.

Ed ora qualche consiglio pratico in pillole

Il fuso orario è + 2 ore e un po’ si fa sentire.

Per entrare in Turchia basta la carta d’identità valida per l’espatrio per noi cittadini della Comunità Europea, ma se avete il passaporto è preferibile portarlo con voi.

Istanbul è servita da due aeroporti: Ataturk nella parte europea, hub di Turkish Airlines con voli diretti su diverse città italiane (non solo Malpensa, Venezia e Fiumicino per intenderci); e Sabiha nella parte asiatica, dove atterrano le compagnie low cost, tra cui Pegaso in code sharing con Alitalia. Il volo da Malpensa dura tre ore.

Fate molta attenzione alle tariffe applicate dai vostri operatori telefonici: non esiste nessun accordo per estendere le tariffe nazionali o annullare i costi di roaming, che anzi sono piuttosto alti. In compenso il wifi è largamente diffuso, non solo negli alberghi e negli uffici ma anche in molti ristoranti. Il mio consiglio è quindi di collegarsi sempre al wifi e telefonare con whatsapp.

Le carte di credito Visa e Mastercard sono largamente accetate, fate solo attenzione se fate acquisti in Aeroporto perchè alcuni negozi applicano già i prezzi in Euro mentre altri quelli in Lire Turche (ma il cambio è circa 1: 4).

Il consiglio per chi visita Istanbul da turista è di scegliere un albergo in centro nella parte europea della città, in modo da potersi muovere anche a piedi.

E ora non resta che aspettare l’occasione buona per prenotare un biglietto, fare lo zaino e partire per scoprire Istanbul per davvero.

Istanbul, Bosforo
Uno scatto del Bosforo, immagine di Pixabay.

50 Comments

  1. Anche io sono stata ad Instanbul per lavoro e non è come viaggiare. Comunque è una città affascinante, stranissimo vederla con la neve. Sei stata fortunata

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    1. Anch’io avevo qualche perplessità prima della partenza, ma essendo un viaggio di lavoro sapevo che sarei stata quasi sempre accompagnata. Parlando con le persone ho avuto la possibilità di capire meglio la realtà della Turchia di oggi.

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  2. Istambul è una meta che ho in mente da molto tempo, ma per un motivo o un altro non sono mai riuscita a raggiungere, questo post è molto bello e interessante, ma ti chiedo: viaggiatrice solitaria fattibile o no? grazie!

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    1. Sono sincera Sandra, non lo so se andrei ad Istanbul completamente da sola. Io non amo eccessivamente i viaggi in solitaria, ma credo che ci siano mete in cui mi sentirei di base più a mio agio. I controlli sono scrupolosi e c’è molta gente locale e molti turisti in giro, ho visto diverse donne girare da sole anche di sera, ma preferirei visitarla con un’amica o con un gruppo o con qualcuno del posto (se lo conosci).

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  3. Io ho adorato come te Istanbul e, come te, adoro la cucina mediorientale (è la prima cosa che mi viene da dirti, forse è grave :D). Tra l’altro, credo sia una gran fortuna beccarla leggermente innevata: la foto è pazzesca e rara come quelle scattate gli scorsi giorni a Roma. Sai, spero di tornarci al più presto. Quanto alla sicurezza, in effetti, nulla è sicuro ormai…

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  4. Che lavoro fai? Io per lavoro faccio viaggiare gente che come te viaggia per lavoro… Non so chi delle due stia peggio, forse io😁😂 almeno qualcosa tu hai visto… E non solo uno schermo con numeri e lettere come me🤣🤣🤣

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    1. Lavoro per una casa d’aste canadese e quest’anno ho partecipato a due training e una fiera. Sai che a me piacerebbe moltissimo organizzare viaggi per lavoro? Sara’ che ho studiato scienze del turismo e adoro viaggiare. Quando ho l’occasione, mi occupo io di voli e alberghi.

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  5. Che strano vedere Istanbul innevata! Dev’essere una città molto intrigante, grazie per questo articolo pieno di informazioni utili, spero di poterne usufruire presto 🙂

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    1. Tutto il Medio Oriente purtroppo è una potenziale bomba ad orologeria… Istanbul sicuramente è una cita ancora molto legata all’Europa, ma è difficile fare previsioni a medio termine su come può evolvere la situazione geopolitica.

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  6. Istanbul mi ispira tantissimo, soprattutto dopo aver letto quella meraviglia di libro che è “La Bastarda di Istanbul” 🙂 certo vederla imbiancata deve essere davvero particolare è fuori dal comune. Concordo, non credo si più pericolosa di altri posti al mondo.

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  7. Istanbul con la neve deve essere una magia unica! Adoro il contrasto tra quella foto e l’altra con il tramonto dorato.. Sembra che questa città abbia due anime differenti! Mi ispira parecchio anche la cucina tipica!

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  8. Devo dirti la verità sono molto aperta al mondo ma Instabul mi suscita un po’ di timore. So di gente che in piena guerra si è attraversata la Palestina in bici ma ecco.. forse dovrei lasciare meno spazio alle menti pilotate e provare a godermi di più le culture per quelle che sono.. meglio la cultura araba e turca

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  9. Sono stata a Istanbul l’estate scorsa, durante il mio viaggio in moto verso l’Asia Centrale, e sogno di tornarci e visitarla come si deve!

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  10. Istanbul rientra a pieno titolo nella nostra wish list, purtroppo anche noi, come molti altri, nutriamo qualche remora per quanto riguarda il livello di sicurezza! Poi é anche vero che ormai, ragionando così, dovremmo eliminare dalla lista anche molte città europee, come Parigi! Io comunque un occhio ai voli lo do sempre, si sa mai che salta fuori una bella offerta e accantoniamo i nostri timori 😊

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