Vita da blogger ieri e oggi

Blogging che passione

C’era una volta Splinder, una piattaforma italiana dove potevi creare gratuitamente il tuo blog. Il mio primo blog Ingirovagando é nato su Splinder nel 2005 per raccontare della mia vita da volontaria in Germania, ed é scomparso in un buco nero del web quando Splinder ha chiuso i battenti nel 2012.

Dodici anni e mezzo dopo ho deciso di riaprire un blog ed é nato Ingirovagandomum. Vediamo cosa é successo nel mezzo e com’ é cambiata la vita di un blogger da ieri ad oggi.

Avere un blog al tempo di Splinder era incredibilmente piú facile: gli smartphone non esistevano ancora, giravano solo i primi blackberry per i top manager, dei tablet neanche l’ombra. In Europa praticamente non si era ancora sentito parlare di Facebook e la connessione wifi era roba per pochi eletti. Mi ricordo che per poter videochiamare con Skype il mio moroso dell’epoca dovevo andare nell’ufficio della mia associazione o fare la rabdomante per casa cercando un segnale wifi abbastanza forte. Con queste premesse capite bene che il problema dell’ottimizzazione per le varie piattaforme mobili non esisteva, il blog si leggeva solo da pc. I template erano molto piú essenziali e lasciavano piú spazio a categoria e tag; quello che la faceva da padrone erano il contenuto e le foto. Stop.

Splinder
Ecco una schermata del mio primo blog: la grafica e le funzioni erano molto piú essenziali. Quello che contava davvero era il testo.

La SEO, le parole chiave, le statistiche, le condivisioni sui social network semplicemente erano ancora da venire, soprattutto per chi approcciava il mondo del blogging da semplice appassionata dilettante. Alla meglio avevi un contatore che ti diceva quanti visitatori erano passati sul tuo blog e quali erano i post con i commenti recenti.

Avere un blog al tempo di Splinder significava semplicemente che avevi qualcosa da raccontare, un po’ come lasciare in giro la tua Smemoranda, ma ben aperta, cosí che la gente potesse vedere che tizio era un gran figo o che sabato eri andata a vedere il tale film al cinema. D’altronde Facebook non era ancora arrivato per mettere in piazza le nostre vicissitudini quotidiane, e quindi un blog era lo strumento ideale per chi stava vivendo un’esperienza pazzesca all’estero e voleva scriverne.

Ingirovagando é stato il mio diario, il mio modo di rielaborare tutte quelle emozioni e trovargli un posto, il mio album di foto. Quell’anno di servizio volontario europeo é stato l’Anno della mia vita, quello con la A maiuscola, uno spartiacque tra la me studentessa universitaria e la me lavoratrice. Era un anno solo per me e per le mie passioni, ed ancora oggi a distanza di 12 anni e migliaia di chilometri sono ancora legata alle persone con cui ho condiviso quel pezzo di strada. Qui vi racconto il mio ritorno a Lipsia quest’estate.

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Io, in versione Ingirovagando, nell’estate del 2005 durante il mio anno in Germania come volontaria europea.

Quando sono tornata in Italia e poi ripartita non é stata piú la stessa cosa, non ho piú avuto la giusta costanza per seguire il blog, che é rimasto lí abbandonato a se stesso fino al 2012, quando Splinder ha chiuso la piattaforma ed il mio blog insieme a migliaia di altri é sparito nel nulla. Intendiamoci, ero stata avvisata ed é stata colpa mia che non mi sono data da fare a sufficenza per importarlo su un’altra piattaforma.

Grazie a web.archive.org (una macchina del tempo digitale, o Wayback Machine come si sono soprannominati loro) sono riuscita a recuperare parte del materiale pubblicato ed é stato come aprire un vecchio scatolone in cantina e trovare appunto la famigerata Smemoranda. Mentre scrivo questo post, rileggo stralci della mia vita sul tablet: un tuffo al cuore per la me stessa di 8/12 anni fa che salta fuori dalle mie parole bianco su verde petrolio.

Se siete curiosi di leggere qualcosa del mio primo blog, basta cliccare qui. Lo so, assomiglia piú ad un diario che ad un blog “da grandi”, ma d’altronde quando ho iniziato a scriverlo c’era scritto ancora 2 come prima cifra nella casella etá.

Io non sono dell’idea “si stava meglio quando si stava peggio”: ora é sicuramente piú facile promuovere e cercare di far conoscere il proprio blog e ci sono piú strumenti a disposizione, ma sicuramente anche la concorrenza é salita alle stelle, di blog ce ne sono a bizzeffe. La differenza, io credo, la fa ancora la qualitá, ma giocano un fattore importante anche quanto tempo e quanti soldi abbiamo da investire.

Val D'Ayas Val D'Aosta
Scrivere un blog é come percorrere un sentiero in montagna: ci vuole costanza, ci vuole impegno, ci vogliono i giusti compagni di viaggio ad incoraggiarci.

É quindi tutta una questione di obiettivi e motivazioni: io scrivo per passione, esattamente come quando ho cominciato 12 anni fa. Per raccontare il mondo attraverso i miei occhi e anche un po’ quelli del mio piccolo esploratore. Per riempire certi momenti morti che passavo davanti alla televisione o andando semplicemente a letto presto. Per imparare cose nuove (la famosa SEO di cui ancora capisco poco e niente) e rimettermi in gioco.  Per risintonizzare la mia vita e dare il giusto peso alle cose (il lavoro é lavoro, la mia vita e le mie passioni sono la mia vita e le mie passioni). Per conoscere anche solo virtualmente altre persone che condividono la mia stessa passione.

Essere Blogger ieri e oggi
La nomina al Blogger Recognition Award é stato un piccolo grande successo per il mio blog aperto da pochi mesi.

In questi dodici anni la vita di un blogger é cambiata tantissimo. Ed io oltre a giocare a fare la blogger oggi, volente o nolente, devo fare l’equilibrista tra un sacco di altri ruoli (mamma, collega, compagna, cuoca, figlia, sorella, amica e chi piu’ ne ha piu’ ne metta).  In questi dodici anni la mia vita é cambiata tantissimo. Ma scrivere su un blog mi piace ancora, e pazienza se non é piú su Splinder. La passione, quella é rimasta la stessa.

63 Comments

  1. Provo molta nostalgia quando penso ai miei tempi su Splinder. Io ho passato una vita a scrivere, dai diari, a Splinder al mio attuale blog. E’ davvero cambiato molto ma non la sostanza: l’amore per la scrittura.

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    1. Credo che il punto sia proprio questo Giovy: dedicarsi ad una passione e’ gratificante di per se’, indipendentemente dalle visualizzazioni, dalla grafica ecc. Poi la nostalgia per quell’epoca in cui internet era una cosa da esploratori ci sta tutta.

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  2. che forte…anche io avevo iniziato a scrivere un blog 10 anni fa, durante il mio Erasmus a Malaga. Non ho idea di come poterlo recuperare, era su messanger…sarebbe carino rileggerlo…altro che SEO e ottimizzazione!hiihihhi

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  3. Bei tempi… Io non ho vissuto quegli anni da blogger ma devo dire che vi invidio. Ho da poco approcciato questo ambiente ma è davvero complicato, spesso sembra che scrivere sia l’ultima cosa da fare e a volte questo mi scoraggia. Speriamo di farcela!

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  4. Su Splinder non sono mai stata, il mio primo blog era su Blogger e l’idea della macchina del tempo mi dà i brividi… a rileggerli ora i pochi post che ho salvato mi fanno pena rispetto a come scrivo ora 😉 Devo dirti però che la SEO, le condivisioni, ecc mi danno molto più entusiasmo rispetto alla sola scrittura!

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  5. Io ho iniziato da poco con il mio blog e a spingermi è stata la voglia di condividere qualcosa che mi appassiona ed entusiasma: viaggiare e scoprire posti e culture nuove.
    Credo che questa spinta sia quella che accomuna un po’ tutti noi, indipendentemente dagli anni in cui si è iniziato a scrivere e agli strumenti a disposizione.
    Come hai detto tu, alla fine ciò che conta era ed è tutt’ora il contenuto.

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  6. Estremamente interessante questa storia… Mi hai ricordato l’esistenza di quel dinosauro che è Splinder! Chissà quale dei due periodi è migliore. Sicuramente in passato, come dici tu, c’era meno concorrenza e il blog era davvero qualcosa di particolare. Adesso boh…

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  7. Io sono blogger dal 2013 e ho sempre avuto WordPress. Nel tempo la mia creatura è cambiata, all’inizio ho fatto tanti errori ma è stato bello studiare, imparare e vedere finalmente ndei buoni risultati. Non credo che riuscirei a stare senza un luogo fisico o virtuale su cui scrivere!

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  8. Avevo un blog su msn e ricordo che un mio ex u giorno disse: ” Se ti pagassero per il tempo che trascorri sul blog saresti ricca”. Ricchezza a parte, aveva anticipato quello che per molte é diventato un lavoro. 😊Comunque se ripenso a quei tempi provo tenerezza. Era tutto cosí genuino.

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  9. Che bello questo post, mi ricorda le mie primissime esperienze on line con il blog di MSN quando ero ancora al liceo e lo riempivo di scritte glitterate… alla fine come blogger siamo obbligate ad evolvere ma è come dici tu, una parte della nostra vita passata. Ogni volta che cambio template, impaginazione o rileggo vecchi articoli per me è una stretta al cuore anche perché ho iniziato a scrivere il mio blog a 22 anni ed è cresciuto con me.

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    1. Grazie Elisa. Io credo che un blog in una certa fase della vita sia un po’ un diario, e sempre uno specchio di noi e dei nostri cambiamenti. È normale cambiare stile, crescere anche nel modo di scrivere, ma alla fine qualcosa di ciò che eravamo rimane sempre.

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  10. Il mio primo “Viaggimarilore” risale al 2006. Era su megablog, che ha chiuso i battenti prima di splinder, nel 2011. Per me fu una vera tragedia. è vero, all’epoca i blog si vedevano solo su pc perché non esistevano smartphone: potresti immaginare un mondo senza smartphone ora? Anch’io oggi come allora ho la stessa voglia di scrivere e le stesse motivazioni. Però va detto che negli anni siamo cresciute e ci siamo adattate a questo mondo fluido, com’è quello del web 2.0. E anche se restiamo salde ai nostri ricordi, però siamo anche capaci di valutare se seguire un’onda nuova quando essa passa.

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  11. Sono entrata nel mondo del blogging più di recente. Il primo blog, usato a mo di diario per raccontare un lungo viaggio in Australia, era su wordpress.com. Ora sono passata a WP, temi, SEO, analytics… la testa scoppia, la passione resta 😉

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  12. Che meraviglia i tempi di Splinder! Io non avevo un blog ma ne leggevo parecchi. Ho una così grande nostalgia dei tempi in cui aprì il primo blog su Blogspot e ancora i social non erano così entrati prepotentemente nella vita di un blogger. Le dinamiche erano così diverse e più genuine…Vado a vedere il tuo blog perché sono davvero curiosa!

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  13. Ma dai, ma sei una vera pioniera! Io avevo un blog su myspace un sacco di anni fa, ma niente legato ai viaggi. Era più un diario virtuale 🙂 non so che fine abbia fatto, provo a cercarlo tramite la macchina del tempo digitale!

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  14. Anch’io avevo un blog su Splinder al liceo, e sappi che grazie alla tua dritta sulla webmachine sto ritrovando cose che voi umani… di quando avevo sedici anni. Concordo che ora sia proprio un altro mondo, nel bene e nel male, ma la cosa che penso faccia la differenza sia l’aver ancora voglia di raccontare e raccontarsi : )

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  15. Mi é piaciuto molto il tuo post. Io ho aperto il blog solamente da un anno, quindi non posso fare confronti col passato. Oggi tecnicamente é più facile e si può anche imparare dagli errori di altri, ma c’è molta concorrenza. Spero solo che alla fine venga premiato l’impegno e che anche in questo mondo non servano solo le conoscenze.

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  16. Quando ho letto il titolo di questo post ne sono subito stata attratta. Anche io 12 anni fa circa ho aperto il mio primo blog. Era sulla piattaforma di Libero e mi divertivo a contare quanti accessi avevo. Mi dava uno strano brivido quando lo vedevo procedere di cento in cento…
    Poi dopo qualche anno ne ho aperto un altro su wordpress. Ormai era già arrivato Facebook, ma cambiava così spesso che preferivo avere una base sul blog da usare come repository.
    E’ vero, il mondo dei blogger è cambiato tantissimo, ma è sempre un bel mondo. :-))

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  17. Mamma mia, Splinder… che cosa hai riportato fuori! Anche io ho avuto il mio primo blog lì, poi ho usato anche Blogger e Altervista (dove sono tutt’ora)!!! Io lì avevo anche iniziato a mettere mano nei codici dei template, perchè ero stufa di cercare e usare quelli fatti da altri in cui comunque mancava sempre qualcosa (ovviamente…) 😀 Io lo usavo soprattutto come “sfogatoio” personale, infatti preferivo rimanere sconosciuta a chi mi leggeva 😀 Invece adesso oltre ad averci messo la faccia, nel mio blog parlo anche del posto in cui vivo, ho una pagina FB dove condivido i post… tutto diverso!!!

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    1. Eh si, il mio primo blog era piu’ un diario virtuale ma d’altronde avevo anche solo 23 anni… Ora il mio blog attuale ha un approccio molto diverso, ma la passione e’ sempre la stessa. Sono contenta che tu abbia fatto un bel viaggio nel tempo.

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    1. Il mio blog e’ soprattutto una passione ma anche uno stimolo ad imparare cose nuove. Quindi ben vengano gli approfondimenti, i gruppi, la SEO basta vivere quest’avventura in maniera positiva e senza troppa ansia da prestazione.

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  18. Che bello, immagino sia stato fantastico ritrovare il tuo “scatolone” virtuale a distanza di tempo! Sicuramente adesso si sta meglio quanto a comodità di uso, però i vecchi blog (parlo solo per ipotesi visto che il mio ha pochi mesi) me li immagino come dei pionieri, qualcosa di divertente e prezioso. E diciamolo, anche un’epoca di meno fuffa in giro, mi sa! ;D Ps: volontaria europea… WOW!!! *_*

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    1. Grazie mille per il tuo commento. Rileggersi a distanza di anni e’ come trovare i diari delle medie, una grande emozione. E l’anno da volontaria europea e’ stata un’esperienza per la vita. Nel blog ne ho parlato anche in un altro post, se ti interessa.

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  19. Il tuo post mi ha ricordato un articolo che avevo scritto poco più di un anno fa, durante il periodo del lockdown in cui parlavo di come per me era cambiato il mondo dei blog in questi anni. Anche secondo me una volta erano più genuini, quando il blogger veniva vissuto come passione e si era ancora lontani dal pensare al blogger come lavoro.

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  20. Interessante. Ho avuto un blog su Splinder per diverso tempo e, fortunatamente, nel 2012 qualcuno mi aiutò a trasferire i contenuti…qui su WordPress. Sono contento che non sia andato perso tutto (commenti inclusi)…anche se io salvavo sempre i file dei miei post…

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